L'unica automobile con un motore V8 sotto i 2395 $

E’ bene chiarirlo subito; il motore V8 non è stato inventato da Ford. La paternità di questo propulsore è da attribuire all’ingegnere francese Léon Levavasseur che lo brevettò per applicazioni aeronautiche nel 1902.

In ambito automobilistico, ad eccezione di alcune produzioni europee di nicchia di Rolls Royce e DeDidion-Bouton risalenti ad inizio Novecento, il motore a 8 cilindri a V non fu adibito ad una produzione di massa finché il costruttore americano Cadillac non decise di montarlo di serie sulle nuove Type 51 nel 1914.

Per quale motivo, dunque, il motore V8 “flathead” di Ford, giunto in produzione ben trent’anni dopo la sua invenzione, è considerato rivoluzionario ed è entrato nella storia? La risposta può essere sintetizzata in una sola parola: “affordability”!

Grazie ad alcune soluzioni progettuali e a nuove tecniche metallurgiche, Henry Ford riuscì nell’intento di abbattere i costi di produzione facendo sì che le sue nuove auto potessero avere le prestazioni di un V8 pur rimanendo ampiamente alla portata delle tasche dell’americano medio.

Come recitava la campagna pubblicitaria di Ford per lancio delle nuove Model 18 equipaggiate con il nuovo 8 cilindri, queste erano le uniche automobili sul mercato con un motore V8 a costare meno di 2395$. Con questa pubblicità comparativa, Ford chiamava in causa, non troppo velatamente, la LaSalle, marchio di lusso di Cadillac che in quel momento rappresentava l’opzione più economica disponibile sul mercato se si voleva un’automobile equipaggiata con un V8.

Intraprendere la produzione di massa di un propulsore che fino a quel momento, visti gli elevati costi di produzione e gestione, era stato prerogativa del segmento di lusso dell’auto, era senza dubbio un progetto imprenditoriale a dir poco estremo (specie con la Nazione intera alle prese con la Depressione economica).

Nel 1929, inoltre, General Motors (il principale competitor di Ford) aveva ulteriormente alzato l’asticella lanciando la nuova Chevrolet motorizzata con un 6 cilindri in linea al grido di “sei al prezzo di quattro”.

In un istante la mossa strategica di GM aveva fatto apparire vecchia la Ford Model A con il suo quattro cilindri in linea, nonostante fosse nata solamente due anni prima. Henry Ford era determinato a riprendersi il primato nella lotta serrata dei costruttori automobilistici e concluse che l’unico modo per sbaragliare un sei cilindri era… un otto cilindri a V.

Diversi team di ingegneria lavorarono senza sosta e nella massima riservatezza per valutare diverse soluzioni progettuali e di fabbricazione con l’obiettivo dichiarato di costruire il primo gruppo termico V8 a basso costo e replicabile in grandi numeri.

Nel marzo del 1932 Ford poté finalmente svelare al pubblico la sua nuova creatura: la Model B equipaggiata con motore V8 da 3.6 l in grado di sviluppare 65 HP. Ma soprattutto, il prezzo di listino, che oscillava tra 460$ e 600$ a seconda dell’allestimento (l’equivalente di 10.000 – 13.000 $ di oggi), era quattro volte inferiore alla V8 più accessibile prodotta in quel momento dalla concorrenza (la LaSalle appunto) con motore della medesima tipologia.

Gli americani accolsero con entusiasmo le esuberanti prestazioni della Model 18 e ancora di più il suo restyling l’anno successivo sotto il nome di Model 40 con i suoi 75 HP di potenza. Particolare apprezzamento giunse da parte di coloro che per questioni professionali erano soliti avere fretta, come piloti da corsa, contrabbandieri di alcol e rapinatori di banche.