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La sparatoria di Joplin, Missouri (parte 1di 2)

Il punto di non ritorno di Bonnie e Clyde

Gli uomini del Dipartimento di Polizia di Joplin e del Missouri State Highway Patrol avevano ricevuto una segnalazione.

Da qualche giorno, gli abitanti di quel quartiere residenziale avevano notato dei movimenti sospetti presso lo stabile a due piani che si trovava all’angolo tra 34th Street e Oak Ridge Drive. Dopotutto, era noto che Joplin fosse uno snodo strategico per lo smercio di alcol di contrabbando e dunque le due Ford V8 che da qualche giorno si vedevano entrare ed uscire furtivamente dai portoni dei due vani garage al piano terra potevano appartenere con buona probabilità ad una banda di bootlegger.

Dal 7 aprile 1933, grazie ad un decreto del Congresso voluto dal presidente Roosevelt, la morsa proibizionista aveva lievemente allentato la presa riabilitando la libera commercializzazione della birra leggera; il traffico di superalcolici, tuttavia, continuava ad essere saldamente in mano alla criminalità organizzata.    

Benché non avessero idea che di lì a poco le cose si sarebbero messe parecchio male, tra i cinque occupanti della casetta in affitto c’era nervosismo.

Quando la sera precedente W.D. Jones era tornato con la V8 Roadster che aveva appena rubato nella vicina cittadina di Miami, Oklahoma, Bonnie ebbe una accesa discussione con Clyde perché nascondere una seconda auto rubata nel garage, accanto alla V8 Sedan con cui stavano viaggiando, li avrebbe esposti troppo agli guardi sospettosi dei vicini.

Il furto della Roadster era stato commissionato da Clyde che voleva sbarazzarsi della Sedan (anch’essa rubata) al fine di confondere le tracce dei loro spostamenti. Dopo due settimane in cui erano stati rintanati a Joplin, il suo istinto gli diceva che era giunto il momento di tagliare la corda.

Clyde, inoltre, durante quel soggiorno si era trovato spesso a scontrarsi con suo fratello maggiore Buck che tentava di persuaderlo a consegnarsi alla giustizia evitando l’aggravarsi della sua posizione di ricercato nello stato del Texas.

Blanche, dal canto suo, non vedeva l’ora che il gruppo si separasse definitivamente in modo che lei e suo marito Buck potessero prendere le distanze al più presto da quella pericolosa compagnia che erano Bonnie, Clyde e W.D.

Buck era stato rilasciato dal carcere appena tre settimane prima e Blanche sapeva bene che la vicinanza di Clyde lo avrebbe indotto a venire meno alla sua promessa di non ritornarci mai più.

Nel tardo pomeriggio del 13 aprile 1933, Bonnie si trovava in una delle tre stanze al piano superiore assorta nella scrittura,

mentre in un’altra stanza Blanche raccoglieva le cose da riporre nel bagaglio e Buck si era appisolato. Clyde e W.D. erano usciti con la Roadster probabilmente per andare a rubacchiare un po’ di dollari con il proposito di rimettersi in viaggio con le tasche sufficientemente piene ma avevano dovuto annullare la missione sul nascere perché l’auto manifestò qualche anomalia meccanica. Tornati alla base, i due stavano chiudendo il portone del garage per celare la Roadster quando due auto sopraggiunsero fermandosi bruscamente proprio davanti alla casa.

Da una delle due auto scese Wes Harryman, un ufficiale di polizia di quarantuno anni che alla sua attività principale di agricoltore aveva affiancato il servizio nelle forze dell’ordine della contea per sopperire ai miseri ricavi che si ottenevano dalla terra in quegli anni di Grande Depressione.

L’agente Tom DeGraff rimase al posto di guida, posizionando l’auto di servizio cautelativamente in modo tale da bloccare l’uscita di entrambi i garage.

Harryman, con una pistola in pugno, si diresse a lunghi passi verso la porta che Clyde e W.D. non avevano fatto in tempo a chiudere e, non appena si affacciò all’interno, venne falciato da una raffica di colpi di fucile.

L’agente investigativo Harry McGinnis balzò immediatamente fuori dall’auto ed esplose alcuni colpi di pistola in direzione del garage ma venne immediatamente atterrato dalla devastante risposta al fuoco di Clyde.

A quel punto, gli agenti della State Highway Patrol G. B. Kahler e W. E. Grammer, che si erano fermati con la loro auto di servizio poco più avanti lungo il marciapiede, scesero dall’auto e iniziarono anch’essi a sparare verso la provenienza di quelle raffiche di proiettili mortali. Lo stesso fece DeGraff, che aveva visto già due dei suoi colleghi cadere agonizzanti a terra in una manciata di secondi.

Panico e caos avvamparono all’interno dell’edificio.

Buck si precipitò al piano inferiore per dare manforte a suo fratello nel contenere l’assedio da parte dei poliziotti. Blanche e Bonnie non fecero a tempo a raccogliere le loro cose perché’ Clyde ordinò a tutti di salire a bordo della V8 Sedan: l’unica opzione, a quel punto, era la fuga immediata.

Le due ragazze rimasero sconvolte appena realizzarono che W.D. era ricoperto di sangue a causa di un proiettile che l’aveva raggiunto all’addome.

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